Verso una rete regionale degli spazi di rigenerazione nelle Marche: il progetto Orbite!

a cura di Mara Polloni

Il progetto ORBITE! Nuove traiettorie per l’aggregazione giovanile vede coinvolte alcune realtà non profit delle Marche, coordinate dal Comitato Arci di Ancona, coinvolte in un percorso di costituzione di una rete regionale di spazi rigenerati diffusi su tutto il territorio regionale. Gli obiettivi a cui ambisce il progetto sono: promuovere la cultura della rigenerazione urbana e, con essa, della riqualificazione di spazi con finalità culturali, per contribuire al riconoscimento formale degli stessi come parte essenziale del diritto alla città; mettere in relazione pubblici, esperienze e pratiche, perché per fare cultura ci vuole la densità – “una dimensione relazionale”, come scriveva Marina Dragotto[1] – e le Marche (purtroppo? per fortuna?) sono una regione di città di dimensioni medio-piccole, e chi fa cultura qui sa che non si può ragionare per singoli centri, indipendenti e autosufficienti; sperimentare nuovi modelli di aggregazione giovanile e favorire il ricambio generazionale all’interno di infrastrutture civiche generatrici di pensiero plurale e condiviso.

Da quando è partito, lo scorso aprile, ORBITE! ha attivato una serie integrata di laboratori dedicati agli under 35 pensati per co-progettare con loro nuovi modelli di aggregazione che facciano leva su una rete di spazi rigenerati, diffusi sul territorio regionale. Gli spazi che promuovono la costituzione di questa rete sono: il Creative Ground ad Ancona (gestito dal partner associazione Sineglossa), lo Spazio Betti a Fermo (gestito dal partner Nuova Ricerca Agenzia RES coop. soc.), la Factory Zerozero a Senigallia (gestita dal partner Arci Senigallia), e la Casa delle Culture ad Ancona, gestita dall’omonima associazione.

La direttrice d’azione scelta da ORBITE! vede dunque nella creatività giovanile l’ambito progettuale e operativo da assumere per declinare dal punto di vista funzionale il tema della rigenerazione urbana; tema che attraversa tutto il dibattito culturale contemporaneo ma che nelle Marche è ancora lontano dal dispiegare il suo potenziale, in termini di interazione strategica tra sfera pubblica, sostenibilità economica e società civile organizzata.

Le attività si sono avviate ad aprile ed ora proseguono con il laboratorio di ricerca e co-progettazione XYZ ORBITE! curato dalla Scuola Open Source, volto a co-definire le variabili-chiave della rete di spazi – identificate in X (comunicazione), Y (strumenti), Z (processi) – formando al contempo figure professionali che potranno co-gestirli, assieme ai partner, anche oltre il termine del progetto stesso. Il laboratorio è in programma dal 26 al 31 luglio presso l’Accademia di Belle Arti e Design Poliarte (Ancona), che accoglierà 60 partecipanti da tutta Italia.

Cosa ci aspettiamo da ORBITE? Molto. Tra cui ampliare la costituenda rete di spazi e, nel lungo periodo, riuscire a stimolare nel nostro territorio l’attivazione di politiche urbane orientate al riconoscimento dei luoghi dove si costruiscono quotidianamente la convivenza e l’integrazione culturale come fulcri dell’organizzazione della città.

Per informazioni e approfondimenti:

www.lascuolaopensource.xyz/xyz-orbite

www.orbitelab.it

www.facebook.com/orbitelab

www.instagram.com/orbitelab

http://agenziares.it/spaziobetti/

www.sineglossa.it/creative-ground-coworking-space/

https://www.casacultureancona.it/

https://www.facebook.com/FactoryZeroZero/


[1] M. Dragotto “A chi serve la città”, a cura di Federico Della Puppa, ZEL Edizioni, Padova, 2021.