di Rita Cararo e Anna Marta Henry (Kallipolis)
PLEIN AIR
PLEIN AIR è uno dei progetti vincitori del bando Muoviamoci! promosso dalla Compagnia di Sanpaolo nel 2020 di cui Kallipolis APS è capofila in partenariato con Atc (Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale) e Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) e che promuove nel corso di due anni una maggiore fruizione di uno spazio pubblico oggi non abitato e frequentato.
PLEIN AIR è un progetto di rigenerazione urbana che nasce con l’obiettivo di migliorare l’integrazione, l’inclusione sociale e il protagonismo degli abitanti di un’area di edilizia residenziale pubblica di estrema complessità attraverso la promozione dell’attività fisica e l’adozione di stili di vita salutari. Lo sport all’aria aperta, en plein air appunto, diventa quindi lo strumento per costruire una comunità coesa e collaborativa e per rigenerare lo spazio pubblico, attribuendogli nuove funzioni affinché diventi luogo vivo e vibrante.
Il progetto attiva percorsi di rivitalizzazione dello spazio pubblico non solo attraverso lo sport, ma anche attraverso interventi di street art: interventi di arte pubblica realizzati con il coinvolgimento degli abitanti, in particolare della fascia adolescenti / giovani, accompagneranno e valorizzeranno la trasformazione dell’area, a partire dalla seconda annualità di progetto. Il bisogno di sport e attività motoria e la pratica in spazi aperti si sono dimostrati esigenze importanti nel lungo periodo di emergenza sanitaria: un’esperienza drammatica che ha però agevolato la riscoperta del valore degli spazi pubblici quali luogo di aggregazione e pratica sportiva, spazi preziosi che possano trasformarsi in luoghi capaci di offrire opportunità di sviluppo a quartieri e comunità. Con PLEIN AIR si intende valorizzare quanto attivato in questo periodo informalmente dai cittadini, supportando la rifunzionalizzazione e riqualificazione di tali spazi come luoghi dedicati alla socialità e all’attività sportiva.
Il progetto ha il suo fulcro nell’area di edilizia residenziale pubblica di via Arquata e si sviluppa nel territorio circostante, il centrale quartiere torinese di Crocetta, il cosiddetto “salotto della città”.
La costruzione degli edifici, datata nei primi anni Venti del Novecento, restituisce uno spazio di qualità con architetture di ispirazione Liberty disposte attorno a sette ampi cortili verdi ad uso pubblico, costeggiati su due lati da ampi viali pedonali. Per il suo valore architettonico, ambientale e storico attualmente il complesso è tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici.
La posizione è anomala rispetto agli altri complessi di ERP di analoga dimensione, tanto da renderla un’isola nel quartiere, non solo per la prevalenza di case popolari in uno dei territori più ricchi della città ma anche dal punto di vista urbanistico: l’area, che si configura come un trapezio, è delimitata su due lati da due rami della ferrovia, su un terzo lato dal cavalcavia di corso Dante e sul quarto lato da un corso ad alto scorrimento: corso Filippo Turati. Questo la rende impermeabile ai flussi, anche per la mancanza di servizi al suo interno: i piani terra sono privi di funzioni e questo limita molto la fruizione dell’area che è quasi sempre deserto, a parte qualche sporadico passante.
Al fine di “aprire” le aree rendendole permeabili ai flussi, accompagnando una maggiore integrazione nel tessuto e contribuendo a renderle luoghi di qualità pieni di vita e di benessere, le attività di progetto si rivolgono non solo agli abitanti di questi complessi, ma anche a quei cittadini che gravitano nel territorio (residenti delle aree limitrofe e lavoratori).
A partire dall’estate 2021 è iniziata la comunicazione del progetto e il coinvolgimento dei residenti dell’area a cui è seguita, a partire dall’autunno 2021 l’avvio delle attività sportive rivolte a tutti gli abitanti.
Le attività proposte hanno un costo simbolico e tutti i partecipanti beneficiano di un kit sportivo e di un kit merenda: l’accesso alla pratica sportiva in questo modo viene facilitata anche per coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica. Le attività sportive (street basket, parkour, skate, longboard e fit walking) ad oggi sono distribuite in tre pomeriggi a settimana e hanno attualmente intercettato un pubblico di famiglie (bambini e mamme, prevalentemente) e senior (65-80 anni). Le attività degli adulti vengono organizzate in corrispondenza di quelle dei bambini per permettere ai genitori di poter fare sport, senza dover pagare una baby sitter.
Alla fine del primo anno di progettualità siamo in grado di fare un primo bilancio:
- ad oggi un gruppo costante di abitanti frequenta le attività con continuità e il numero di fruitori cresce costantemente;
- vediamo quindi una comunità coesa che sta crescendo, ma i tempi per vedere i primi risultati sono stati più più lunghi di quanto preventivato in sede di scrittura del progetto;
- gli obiettivi del progetto sono rimasti invariati, ma gli strumenti e le azioni possono variare sulla base della contingenza. Dall’ascolto dei bisogni del territorio e da una maggiore conoscenza dei suoi abitanti è stato possibile co-progettare con i beneficiari nuovi servizi: al termine del periodo scolastico verrà organizzato il Summer Camp che prevede attività quotidiane da mattino a sera per i bambini del territorio nel periodo estivo, periodicamente si tengono dei momenti di incontro tematici con gli abitanti dell’area (merende, cene, uscite nel territorio…) e nuove idee emergono a mano a mano che la comunità cresce.