La città di tuttə: uno sguardo femminista nella pianificazione urbana. L’esempio di Barcellona

La città di tuttə: uno sguardo femminista nella pianificazione urbana. L’esempio di Barcellona

di Silvia Fazio Pellacchio e Alessia Copelli

L’urbanistica femminista è una metodologia, una prospettiva con cui guardare alla città, ai suoi spazi e al loro sviluppo nel tempo. Non ha bisogno di un progetto per essere reale, ricerca una relazione tra le persone più equa, più orizzontale, più collaborativa, più inclusiva.

Il modello odierno della città in cui viviamo è stato pensato e si è sviluppato secondo una visione capitalista e patriarcale, fondata sulla dicotomia tra spazio pubblico e privato, che separa la sfera produttiva da quella riproduttiva, e implicitamente la sfera maschile da quella femminile. Questo tipo di pianificazione ha contribuito a creare diseguaglianze, conflitti e barriere per una molteplicità di soggetti che vivono la città come le donne, persone anziane e bambini, persone con discapacità motorie e cognitive, persone LGBTQI+, minoranze etniche.

La geografa canadese Leslie Kern nel suo libro La città femminista scrive “Le donne vivono ancora la città con una serie di barriere fisiche, sociali, economiche e simboliche che modellano la loro vita quotidiana attraverso dinamiche che sono profondamente di genere. Molte di queste barriere sono invisibili agli uomini, perché raramente rientrano nelle loro esperienze”.

Le città hanno notevoli potenzialità per migliorare la vita delle donne, perché in esse è possibile trovare prossimità, opportunità e scelte, che spesso però non vengono sfruttate a vantaggio.

L’urbanismo femminista parte dalla consultazione delle donne, dell’esperienza che fanno della città e delle barriere che trovano, per arrivare ad una progettazione urbana e a una politica sensibile ai generi.

La pianificazione femminista si concentra sull’infrastrutturazione dello spazio pubblico (più panchine, più giochi per bambinə, più toilettes, migliore illuminazione, etc), con l’obiettivo a lungo termine di creare un sistema che agevoli un’equa suddivisione del lavoro di cura.

Allo stesso tempo anche la pianificazione del traffico, la progettazione di modelli abitativi flessibili, l’aumento delle competenze in materia di genere e la parità di genere all’interno delle istituzioni, sono alcuni degli strumenti dell’urbanistica femminista.

(cc)  Spazio pubblico della superilla de Sant Antoni, Barcellona – foto Silvia Fazio Pellacchio

Le politiche urbane avvengono ancora oggi con un limitata conoscenza dell’impatto delle decisioni amministrative sull’utilizzo dello spazio urbano da parte delle donne e di altri soggetti deboli.

Diverse città europee, in particolare Barcellona, stanno cercando di cambiare questo paradigma, adottando una prospettiva di genere nella pianificazione urbana.

Nel 2004 veniva approvata dalla città catalana la Ley de Barrios (Legge dei Quartieri), un documento di otto punti che lanciava misure urbane e sociali, di cui il numero 6 è quello sull’uguaglianza di genere nell’uso dello spazio urbano e delle sue infrastrutture.

Proprio da questo punto nasce il Col·lectiu Punt 6, una cooperativa di architettə, sociologhə e urbanistə che dal 2006 lavora tra l’ambiente accademico e quello sociale, proponendo formazioni e approfondimenti all’interno di istituzioni e università, esplorando un nuovo modo di guardare e vivere la città, da una prospettiva femminista intersezionale, mettendo al centro anche la questione ambientale, secondo i principi dell’ecofemminismo.

(cc) Le architettə, sociologhə, urbanistə di Col·lectiu Punt 6

Nel 2016 la città ha lanciato un “Piano per la giustizia di genere (2014-2020)” volto all’eliminazione delle disuguaglianze di genere.

Il piano prevede quattro aree strategiche: cambiamento istituzionale (aumento delle competenze tramite formazione o bilancio di genere), economia per la vita (promozione della parità di genere nell’occupazione, nello sviluppo di imprenditorialità e divisione equa del lavoro domestico), città dei diritti (affrontare le barriere strutturali che violano i diritti umani e sociali), quartieri vivibili e inclusivi (spazi pubblici urbani sicuri e inclusivi, sottolineando la necessità di affrontare la violenza di genere). 

Inoltre l’ayuntamiento di Barcellona nel processo di trasformazione della città ha previsto interventi  finalizzati alla parità di genere come marce esplorative e mappature collaborative, rafforzamento della rete quotidiana nei quartieri (insieme degli spazi di relazione, dei servizi, dei negozi, delle piazze, dei giardini e parchi progettati secondo criteri e  indicatori di genere), revisione della mobilità tramite una nuova rete di autobus e biciclette e tramite indagini sul comportamento,  modelli e le esigenze delle donne (che secondo i dati raccolti si spostano principalmente per motivi familiari e secondariamente per lavoro, con tratte più brevi ma più frequenti durante il giorno, utilizzando per lo più mezzi pubblici).

(cc) Infografica dell’ iniziativa Women4Climate a Barcellona, condotta da UCL-City Leadership Lab e supportata da Fondazione Michelin.

Una città femminista è città a misura di tuttə, una città femminista è una città sostenibile, una città femminista è una città che non fa differenza di genere, età, provenienza o religione, che ha bisogno di strategie d’azione innovative, frutto di idee nate da punti di vista diversi da quello “standardizzato”, che persegue il concetto di cura per ottenere spazi pubblici accessibili, inclusivi e fruibili in cui tuttə possano sentirsi rappresentatə e al sicuro.

(cc) Poster CHEAP x FUORI! in complicità con Anna Rispoli, foto Margherita Caprilli

SITOGRAFIA:
https://www.punt6.org/
https://www.ingenere.it/
https://www.lacasaencendida.es/medio-ambiente/urbanismo-desde-una-perspectiva-ecofeminista
https://www.barcelona.cat/infobarcelona/ca/tema/feminismes-dona https://feminismurbana.wordpress.com/ https://www.micromega.net/la-citta-femminista-manifesto-per-una-nuova-geografia-urbana/
https://economiacircolare.com/citta-femministe-salute-ambiente-urbanistica-di-genere/
https://economiacircolare.com/citta-femministe-intervista-a-leslie-kern/
https://walloutmagazine.com/urbanistica-femminista-differenza-non-disuguaglianza-nel-vivere-la-citta/
https://www.open.online/2022/09/29/urbanistica-femminista-zaida-muxi-intervista/
https://www.ingenere.it/agenda/roma-si-parla-di-urbanistica-femminista
https://www.goethe.de/ins/it/it/kul/gsz/22998963.html
https://www.c40.org/it/women4climate/resources/a-better-city-for-everyone-a-case-study-on-barcelonas-gender-justice-plan/
https://www.rtve.es/noticias/20230114/objetivo-igualdad-urbanismo-feminista-ciudades-mas-humanas
/2412582.shtml
https://ajuntament.barcelona.cat/dones/ca/equitat-de-genere/mapa-entitats-feministes
¿Qué es el urbanismo feminista? Por Col·lectiu Punt 6

BIBLIOGRAFIA:
Leslie Kern, La città femminista: La lotta per lo spazio in un mondo disegnato da uomini, Treccani, 2021