di Francesco Romito
Incastonata tra le mura del Monastero di San Benedetto nel comune di Conversano (BA), la Fondazione Giuseppe Di Vagno rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio culturale pugliese e non solo. La fondazione nasce nel nome del “Gigante Buono”, Giuseppe di Vagno, martire socialista e primo deputato barbaramente ucciso dalla violenza fascista nel 1921.
L’indissolubile legame con la storia del socialismo pugliese ha reso il lavoro della fondazione essenziale per lo sviluppo di iniziative, percorsi di ricerca e approfondimenti culturali che affondano le proprie radici in un processo di valorizzazione della memoria, in un’ottica di condivisione culturale e partecipazione attiva.
L’instancabile lavoro di ricerca, recupero e valorizzazione della tradizione democratica pugliese, affiancata alla gestione di una biblioteca con più di 10.000 volumi e un archivio, assieme all’intensa attività editoriale e alla promozione di iniziative culturali di respiro europeo, come il festival Lector In Fabula giunto alla diciottesima edizione, fanno dalla Fondazione un luogo capace di immaginare nuovi scenari culturali a livello nazionale ed europeo.
Dal 2021 queste attività sono state implementate e arricchite dalla nascita di una Community Library, uno spazio figlio della Fondazione delineatosi come “Granaio del sapere”. La Community Library si configura come un luogo fondamentale per accogliere studenti e ricercatori e, al contempo, come un progetto capace di legare le azioni della Fondazione al tessuto sociale in cui si innesta. Si tratta di un nuovo tassello che, oltre ad ampliare l’offerta culturale locale e regionale e potenziare le attività svolte dalla fondazione, apre nuovi scenari e soprattutto nuovi interrogativi. Come si legano assieme la conformazione di un ente istituzionale e la necessità di consolidare in una comunità culturale dinamica, aperta e fertile?
Il ruolo della Community Library
Una Community Library nasce per dare forma ad uno spazio di inclusione tangibile sul territorio, parafrasando Hannah Arendt, per dare agibilità ad un “luogo sorgivo per la democrazia” capace di intrecciare il proprio agire ai grandi temi del presente e alla giustizia sociale.
Un luogo incentrato sull’accesso ai saperi, non come semplice oggetti di fruizione, bensì come punti fondanti dei processi di partecipazione. In questa prospettiva, la Community Library di Conversano è stata strutturata come uno spazio permeabile, attraversabile e accessibile, che, mettendo a disposizione di tutta la comunità un vasto patrimonio culturale, muove i propri passi verso nuove pratiche di welfare comunitario. Questo posizionamento, anche da un punto di vista urbano, permette di collocare i diversi servizi messi a disposizione all’interno di una strategia capillare di welfare territoriale, diventando un tassello importante per la coesione e l’inclusione sociale. Un assetto che predispone una comunità alla sperimentazione di nuove pratiche culturali e sociali capaci di far fronte alle sfide del presente, di dare valore ad una memoria viva e di rispondere alla marginalità sociale ed educativa.
Nuove Comunità
La dimensione sociale e culturale della Library richiede dunque un ripensamento delle classiche forme di fruizione culturale. Per questo motivo la Fondazione di Vagno, al fine di contribuire appieno all’animazione territoriale, ha dato inizio ad un percoso di apertura e dialogo costante con chi quotidianamente attraversa gli spazi e le iniziative della Community.
Nasce in questo modo il percoso di PucLib, un piano dedicato agli utenti della community che avrà l’obiettivo di consolidare un folto gruppo di giovani studenti, attivisti e ricercatori al fine di promuovere iniziative culturali, approfondimenti, momenti di confronto e azioni sul territorio direttamente immaginati da chi anima la Fondazione. Attraverso questo strumento, aperto e dinamico, tutti i partecipanti prenderanno parte ad un percoso di attivazione in grado di ampliare e arricchire l’offerta culturale della Community Library.
Al contempo, l’apertura a nuove proposte e nuovi innesti culturali si è tradotta nella necessità di ampliare la programmazione del festival culturale europeo di Lector in Fabula. Un Festival capace di essere chiaro nei propri propositi e al contempo permeabile rispetto alle proposte di approfondimento e partecipazione nate dalla comunità della Community Library. Per questo motivo il 2022 vedrà la nascita di nuovi spin off del festival che garantiranno l’ampliamento della programmazione culturale, in modo da accogliere nuovi momenti di approfondimento e nuovi percorsi di ricerca per tutta la comunità. Il percorso sarà arrichito inoltre dalle attività che saranno svolte grazie al Bando Cepell, che vedranno la Fondazione impegnata nel progetto di educazione alla lettura “In forma di parola”.
Per saperne di più è possibile iscriversi alla newsletter della Fondazione, oppure seguire i canali social del Festival Lector in Fabula e della Fondazione.