booq bibliofficina di quartiere.
di Vivian Celestino, Flora La Sita, Giuliana Zaffuto
Spazio e riqualificazione
La bibliofficina booq si trova nel quartiere storico della Kalsa, un territorio oggetto di numerosi interventi di riqualificazione negli ultimi trenta anni che ne hanno trasformato la forma urbana. Lo spazio della bibliofficina offre un servizio innovativo in cui le attività siano occasione per bambini e adulti di eleggere la biblioteca a luogo di incontro, arricchimento culturale, miglioramento della qualità della vita. L’intervento di riqualificazione ha interessato porzione dell’antico Convento di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze, un luogo storico sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza, di proprietà del Comune di Palermo. L’iter tecnico amministrativo per l’ottenimento dei titoli autorizzativi necessari all’avvio del cantiere è stato complesso e articolato. Ad oggi, la presenza della bibliofficina nei locali delle Artigianelle è di continuo consolidata da interlocuzioni tecniche con le istituzioni e integrazioni burocratiche. Il progetto architettonico, nel rispetto dell’involucro esistente, ha realizzato una nuova configurazione spaziale che testimonia le scelte pedagogiche ed educative innovative che si sperimentano con le attività della bibliofficina. Lo spazio rappresenta nelle sue forme, nelle scelte compositive e cromatiche il metodo booq: un luogo pensato per accogliere in armonia un’utenza eterogenea, un luogo di vita e di relazione. Il progetto architettonico vela di bianco l’involucro storico, lasciando la disposizione degli arredi alla scelta di chi lo spazio lo vive e lo anima con la sua presenza e con le innumerevoli attività che vi si svolgono: attività di lettura nelle due sale, una dedicata agli adulti e una all’utenza 0-17 anni, le attività di socializzazione e scambio, lo spazio dell’accoglienza con un angolo ristoro attrezzato, l’info point, il servizio di prestito di oggetti e attrezzi e la zona destinata alle attività educative non formali e multiculturali, che può contare sulla presenza delle Ideas box: un set di 4 moduli mobili, contenente risorse multimediali e tecnologiche, giochi e libri pensati per fare mediateca in ogni luogo e in tante lingue.
Biblioteca e centro culturale di comunità
Agli ambienti interni si accede attraverso il giardino storico condiviso che rappresenta un’importante risorsa per il territorio, e viene utilizzato per svolgere parte delle attività all’aperto. La biblioteca offre collezioni librarie e non, i servizi sono aperti al pubblico in rete con il sistema bibliotecario del Comune di Palermo. Gli spazi e le attività sono state pensate sin dall’inizio per un’utenza molto diversificata, e sono in continua evoluzione: alla comunità, al quartiere e alla città booq rivolge i suoi servizi, resta in ascolto dei bisogni, propone nuove idee. La bibliofficina infatti è fortemente connessa al territorio. Da questo sono partite nel tempo tante forme di resistenza e di trasformazione dello spazio pubblico e delle modalità di connessione e collaborazione tra le associazioni, la scuola, gli abitanti e le famiglie. Impossibile non tenere insieme tutte queste esperienze e quello che ciascuno porta alla trasformazione dello spazio comune. In questi anni, le dinamiche territoriali, la trasformazione fisica, urbanistica e sociale, sono state riportate, attraverso tutte le nostre attività, sul piano dei diritti della persona insieme al tema dell’abitare, della libera fruizione dello spazio pubblico, del diritto al gioco nella città, della sostenibilità, dei luoghi della cultura come spazi di welfare. Attraverso la creazione di reti capaci di proporre competenze diversificate, booq e le altre associazioni portano avanti da anni progetti che sostanziano l’azione di comunità educante: le attività educative e culturali con l’Ecomuseo del Mare, lo sportello solidale con l’associazione Send per garantire l’accesso ai servizi e alle informazioni, l’educativa di strada dell’associazione Handala per coinvolgere tutte le componenti che abitano e attraversano il quartiere, i percorsi di progettazione partecipata per la trasformazione dello spazio pubblico e ludico, le collaborazioni con la scuola per attivare nuove forme di didattica strettamente connesse al territorio, sono alcune delle forme di intervento messe in atto. Non a caso uno dei luoghi di incontro della comunità del quartiere è lo spazio della vicina piazza Magione, nella quale, grazie agli interventi di trasformazione voluti e attuati dalle associazioni, da anni è presente uno spazio ludico caratterizzato dalla presenza di giochi, risultato di percorsi condivisi. È proprio l’idea di gioco, libero e all’aperto, che in questi anni abbiamo difeso e proposto come pratica educativa in uno dei tanti contesti cittadini poveri di strutture ma ricchi di incontri tra chi si auto-organizza: bambini e ragazzi, siano essi migranti o autoctoni, che permettono a posti come il campetto di calcio presente in piazza magione di non trasformarsi in luoghi di disuguaglianza e marginalizzazione. Quello che ha caratterizzato l’impegno di booq e di tutte le altre associazioni del quartiere è l’idea di attivare una percezione differente, capace di trasformare lo spazio urbano. Un impegno che continua con nuovi percorsi in atto che tengono viva la relazione tra i bisogni del singolo e della comunità.
Parole e azioni che descrivono booq.
diffusa – un circuito cittadino di luoghi che ospitano il patrimonio librario; aperta – a tutte le età, a tutte le persone, a nuove possibilità;
solidale – la cultura come diritto umano imprescindibile, i diritti come consapevolezza e responsabilità, l’accesso libero alle risorse di cui si prende cura la comunità, l’idea che la biblioteca sia fulcro di una rete di protezione sociale.