inclusionesociale

La città sradicata. Un dialogo con l’autrice Nausicaa Pezzoni

“Di questo insomma qui di seguito, alla fine, si tratta: di come l’immaginazione vada risignificando le nostre città, riconfigurandole come organismi politici nel senso pieno e più antico del termine. Tornando cioè a dare senso all’idea di città.” Così scrive Franco Farinelli nella prefazione di La città sradicata di Nausicaa Pezzoni. “Dal basso, come in questo libro si prova a fare, mostrando anzitutto che è possibile”. [Roberta Abeni]

MAAM – Il Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia.

L’antropologo Giorgio de Finis, già direttore artistico del progetto MACRO Asilo e del Museo delle Periferie, ci racconta del MAAM - Museo dell’Altro e dell’Altrove di cui è ideatore e curatore: una sperimentazione ormai riconosciuta a livello internazionale di uno spazio occupato simbolo di coesione sociale, per il diritto all’abitare e contro la speculazione sugli edifici considerati improduttivi. [intervista di Margherita Meta a Giorgio de Finis]

L’urbanistica sociale in risposta all’infanzia: uno sguardo critico nella realtà barese

Con un'intervista ad Andrea Mori, pedagogista e socio fondatore della cooperativa sociale “Progetto Città” di Bari, scopriamo la storia di un percorso di progettazione partecipata che ha avuto origine nel 1980, anno della sua fondazione. Mentre l’edilizia irrompeva scavando macerie di degrado e generando ferite di isolamento, ”Progetto Città” immaginava nuove visioni. Protagonisti bambini e bambine, simbolo di un futuro tutto da scrivere che continua tutt’oggi. [di Benedicta Rizzi]

Quando il bagno diventa un campo di battaglia: una mostra.

Nel corso della XVII Biennale di Architettura di Venezia dal titolo “How we will live together?”, Matilde Cassani, Ignacio Gonzalez Galàn, Ivan Munuera e Joel Sanders presentano “Your restroom is a battleground”, installazione che racconta come la lotta per i diritti umani passi anche attraverso uno degli spazi più inaspettati e spesso considerati meramente funzionali e neutri, il bagno. [di Marta Giancane]

Il nome della città – pratiche etnografiche tra inclusività toponomastica e walkability

Una riflessione sull'utilizzo della toponomastica e sull'attraversamento simbolico della città da un punto di vista di riconoscibilità, identificazione e inclusione delle soggettività periferiche e sotto-rappresentate. Un attraversamento etnografico del quartiere Palestro a Padova la cui toponomastica risale al periodo fascista, con un quadro teorico sulle discipline e il loro uso in termini di riproposizione di standard etnocentrici. [di Collettivo Rigeneri]

Spazio di genere. Intervista a Giulia Iacolutti

Spazio di genere è un laboratorio che riflette sullo spazio pubblico attraverso una prospettiva di genere. Viviamo un’urbanistica tendenzialmente pensata da uomini, calata in un sistema patriarcale: l’obiettivo è ragionare sulle differenze e gli squilibri dei ruoli sociali di uomini e donne nello spazio pubblico. [intervista di Giulia Paron a Giulia Iacolutti]