Colibrì è la newsletter collaborativa di U-Rise che ha l’obiettivo di raccontare progetti e iniziative dentro e attorno al Master U-Rise sui temi della rigenerazione urbana via innovazione sociale.
I contributi sono scritti sia da studenti sia da altri soggetti come ricercatori, attivisti e professionisti.
La scuola può rappresentare un laboratorio di umanità, che mette al centro l’unione di esseri umani verso un obiettivo comune di benessere personale e collettivo. Desidero condividere le esperienze svolte al polo per l’infanzia I passerotti di Bologna e al centro per l’infanzia Pachamama di Sant’Elpidio a mare (FM). In entrambi i contesti l'obiettivo è vivere l’ambiente scolastico come una comunità educante. [di Eléna Chiarillo]
Il progetto LAC, ideato da Giulia Ubaldi nel quartiere milanese Giambellino, è un laboratorio di antropologia del cibo dove persone, storie e cucine da tutto il mondo si incontrano. Una vera e propria scuola che accoglie e condivide saperi preziosi e contribuisce all’immagine della città promotrice di azioni educative speciali.
[di Alessia Cerruti]
La cooperativa Badia Lost & Found con sede a Lentini (SR), nasce come gruppo informale nel 2015, fino a costituirsi in cooperativa nel 2020, con l’obiettivo di proporre una nuova offerta culturale con le arti contemporanee, fornendo servizi aggiuntivi museali, di consulenza e di produzione d’arte pubblica e di gestione del Patrimonio Culturale, per facilitare e snellire il processo di riattivazione e di valorizzazione dei beni culturali di proprietà delle istituzioni pubbliche, con particolare attenzione alle comunità locali.
[di Giorgio Franco]
La Corrente del Post Degrado è una mappatura di progetti di rigenerazione urbana, una raccolta di spazi riqualificati con contenuti socio culturali. È la testimonianza di un movimento in continua espansione di resilienza urbana e di partecipazione attiva che promuove l'innovazione sociale.
[di Ilaria Degradi]
Tre anni di #BorgoMuseo! Il progetto di rigenerazione a base culturale ideato e curato da CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, in un articolo per riflettere sul valore sociale ed economico del lavoro culturale.
[di Elena Mazzoni Wagner]
Riconvertiamo aree urbane trascurate in luoghi di aggregazione sociale ”The heart of Eboli”, rigenerare luoghi, con il verde e con le sinergie umane.
[di Sabrina Marsala]
Mare Culturale Urbano è un centro di produzione culturale e artistica a Milano. Da questa esperienza sono nati i Food Hub, presidi culturali dislocati in altre periferie della città che replicano, a scala diversa, l’esperienza del centro. Ne parliamo con Andrea Capaldi, CEO di Mare Culturale Urbano.
[di Laura Lorenza Magnani]
In partenza a fine marzo 2022 è il progetto di ricerca interdisciplinare URGES (Urban Green Shapes. Qualità, efficienza e benessere di quartiere) vincitore del bando del POR-FESR Basilicata 14-20. URGES, attraverso l’analisi di casi studio, il confronto con gli abitanti, la realizzazione di una architettura green su un sito-pilota dell’ATER a Matera, vuole occuparsi dei quartieri di edilizia pubblica del Mezzogiorno per delineare qui soluzioni rigenerative sostenibili basate su un approccio green.
[di Silvana Kühtz, DiCEM Unibas e Poesia in Azione]
“Di questo insomma qui di seguito, alla fine, si tratta: di come l’immaginazione vada risignificando le nostre città, riconfigurandole come organismi politici nel senso pieno e più antico del termine. Tornando cioè a dare senso all’idea di città.” Così scrive Franco Farinelli nella prefazione di La città sradicata di Nausicaa Pezzoni. “Dal basso, come in questo libro si prova a fare, mostrando anzitutto che è possibile”.
[Roberta Abeni]
Il Distretto Urbano Multifunzionale di Bologna - DumBO è uno spazio di rigenerazione urbana nato nel 2019 e dedicato ad arte e cultura, inclusione, creatività, innovazione sociale, economia circolare, sport. Nei suoi quasi 40.000 mq accoglie e mette in sinergia esperienze diverse, sulla base di una visione condivisa a cavallo tra cultura, arte e sociale.
[di Mara Polloni]
UGorà! – Urban Gardening Ora è un progetto di matrice sociale nato a Trieste nell’aprile 2021, con l’obiettivo di costellare la città di orti urbani: luoghi vivi in cui le persone del quartiere possano incontrarsi e prendere parte alle attività di cura implicate nelle pratiche di orticoltura.
[di Morena Pinto]
Un pugno di innovatori urbani si impegna giorno per giorno per forzare limiti spaziali e normativi delle città in cui siamo immersi e fortemente condizionati. Elena Granata, docente di urbanistica e studi urbani al Politecnico di Milano, racconta chi sono: apprendisti stregoni, santi ed eroi, a volte inventori di luoghi per caso, nuovi Ulissi in cerca di esperienze di senso che ritornano per prendersi cura dei luoghi. Placemaker è un libro bello perché di buon senso. Il buon senso con cui dovremmo ricominciare a pensare la città del futuro, ripartendo dai vuoti, senza però riempirli. “Facendo posto creando spazio”, come diceva Giovanni Michelucci.
[di Francesca Amegli]
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