Racconti di tirocinio: Federica Catalani

Federica Catalani ci racconta del suo tirocinio presso Palazzo Guerrieri a Brindisi, dove sta lavorando all'interno di Case di Quartiere: il progetto del Comune di Brindisi per valorizzare e mettere in connessione spazi per la comunità e la socialità.

Uno dei punti di forza di U-RISE? La rete di network costruita con molte delle più importanti realtà italiane del mondo della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale.

Abbiamo chiesto alla classe U-RISE della VII edizione del Master di raccontarci la loro esperienza di tirocinio, questa l’intervista a Federica Catalani.

Presentati brevemente al pubblico U-Rise: chi sei, in che struttura stai svolgendo il tirocinio

Mi chiamo Federica e sono una studentessa della settima edizione del Master U-Rise. Sono lucana, profondamente legata alla mia terra, mi trasferisco a Napoli e poi a Roma dove mi formo come politologa. Perennemente curiosa con un debole per la storia e l’antropologia, mi piace interrogarmi su ciò che mi circonda, sui processi che trasformano ambiente e comunità e vado sempre alla ricerca dell’anima dei luoghi. Quando mi sono iscritta al Master U-rise il mio obiettivo era quello di comprendere quanto più possibile come poter dialogare in maniera corretta con i territori, acquisire le giuste chiavi di lettura per innescare processi positivi nel rispetto di spazi ed individui. Al momento della scelta del tirocinio, che ho deciso di svolgere presso Palazzo Guerrieri, a Brindisi, il mio desiderio era, dunque, lavorare su progetti che stessero cercando di portare avanti processi e impatti positivi sui territori e, al contempo, all’interno di una Pubblica amministrazione che stesse sviluppando percorsi di welfare innovativi. Avendo avuto già esperienze all’interno di Pubbliche Amministrazioni, l’intento era quello di lavorare su quegli stessi processi in un’ottica differente e con uno sguardo più ampio.

Raccontaci brevementi il progetto o i progetti a cui stai lavorando

Mi sono occupata di affiancare il Team di Progetto di “Case di Quartiere” del Comune di Brindisi, di cui Palazzo Guerrieri ne è quartier generale e Casa di Quartiere stessa, in particolare nell’animazione territoriale e nella progettazione. Il Progetto ha avuto inizio a marzo di quest’anno e si sta sviluppando su 11 beni pubblici sottoutilizzati o non utilizzati all’interno della Città, collocati in quartieri differenti, procedendo al loro recupero e valorizzazione attraverso processi di rigenerazione urbana e innovazione sociale. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di valorizzare e mettere in connessione spazi e comunità locale in modo da favorire la socialità e stimolare le imprese sociali e crearne di nuove, per l’erogazione di servizi di welfare, per fare rete, raccogliere e sviluppare idee utili al territorio di Brindisi. Nel mese di ottobre Palazzo Guerrieri e la rete della Case di Quartiere hanno ospitato una Autumn School, un percorso formativo residenziale che ha approfondito i temi della gestione di spazi culturali e sociali, della rigenerazione urbana, della progettazione e dell’innovazione sociale, attraverso talk ispirazionali e 3 workshop intensivi sul service design, il community engagement, l’autocostruzione. Esperti del mondo della rigenerazione e dell’innovazione sociale si sono incontrati e confrontati nella cornice brindisina prendendo come caso studio il progetto Case di Quartiere. La autumn school è stata un momento formativo molto importante sia personalmente che per il progetto stesso, in quanto ha permesso di riflettere con chiavi di lettura differenti, quelle dei tanti ragazzi e ragazze che ci hanno raggiunto da tutta Italia e dei docenti, sui processi innescati all’interno delle Case di Quartiere ed interrogarsi sugli obiettivi di lungo periodo. Uno degli obiettivi prossimi su cui il Team ha iniziato a lavorare è, ad esempio, lo sviluppo di un Bilancio Sociale e di un Manifesto delle Case di Quartiere per monitorare tanto il processo quanto gli output prodotti, strumento fondamentale per indirizzare correttamente risorse ed energie.

Un feedback a caldo: l’esperienza di tirocinio è in linea con le aspettative che avevi quando ti sei iscritto al master?

Al momento dell’iscrizione al master stavo ancora costruendo una maggiore consapevolezza e conoscenza del mondo della rigenerazione e non avevo aspettative precise sul tirocinio. Sicuramente speravo di svolgere un’ esperienza formativa e stimolante. Da questo punto di vista, l’esperienza a Palazzo Guerrieri è stata stimolante: nella Rete delle Case di Quartiere si respira aria di comunità; le persone hanno voglia di mettersi in gioco, progettare, creare con le risorse a disposizione e restituire alla Città spazi sociali e intergenerazionali, in cui tutti possono sentirsi a casa. L’aver potuto toccare con mano che processi del genere possono essere promossi e sviluppati all’interno delle Pubbliche amministrazioni che si offrono come moltiplicatori di opportunità e divengono cassa di risonanza per i bisogni della propria comunità è stato senz’altro un motivo di crescita e mi ha permesso di acquisire uno sguardo nuovo sui processi di innovazione che rivolgiamo ai nostri territori.

 

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